Dura la vita del progettista. Il suo lavoro sembra non avere mai fine, e costantemente viene tempestato da richieste di questo tenore:
- “Vogliamo nuove versioni dei prodotti che già abbiamo”
- “Vogliamo prodotti più leggeri, più piccoli, ma che siano allo stesso tempo più resistenti, più performanti”
Le richieste possono variare in base a settore ed esigenze di mercato, gli obiettivi rimangono sempre gli stessi:
- Realizzare prodotti ottimizzati
- Contenere costi e tempi di sviluppo
Quando parliamo di ottimizzazione e performance, prendiamo in considerazione due variabili:
1. Quantità dei materiali utilizzati
2. Miglioramento delle prestazioni
1. Quantità dei materiali utilizzati
Criticità e cause: il materiale utilizzato ha un impatto notevole sui costi di produzione.
Di norma il progettista tende a sovradimensionare l’utilizzo di materiale, per garantire maggiori prestazioni. Il principio è semplice: “Per una portata maggiore è necessario un braccio più grande”.
Queste inefficienze sono diretta conseguenza del processo tradizionale di sviluppo di prodotto:
progetto CAD-> prototipo -> test
Soluzione tradizionale: in questo paradigma, per creare un prodotto “ridotto”, diventa necessario:
1. Rielaborare il modello CAD
2. Creare un nuovo prototipo
3. Eseguire nuovamente i test
Conseguenza: il tentativo di risparmiare sui materiali si traduce in aumento di tempi e costi di sviluppo.
Risultato: si evita di provare ad ottimizzare un prodotto, se soddisfa già le richieste.
2. Miglioramento delle prestazioni
Criticità e cause: che si tratti di analisi strutturale o fluidodinamica, il progettista prova ad elaborare un modello con performance superiori, affidandosi spesso a complessi calcoli manuali.
Per la verifica, è comunque necessario creare un prototipo da testare fisicamente.
Soluzione tradizionale: quando si raggiungono le performance richieste, dopo diversi tentativi e prototipi, il modello viene validato, anche se ulteriormente perfettibile: continuare richiederebbe troppo tempo e costi eccessivi.
Conseguenza: la possibilità di ottimizzare ancora il modello, o di valutare possibili alternative, non viene più presa in considerazione.
Risultato: si limitano le potenzialità del progettista e la capacità di innovare.
In sintesi
1. Il mercato richiede costantemente di migliorare le performance e ottimizzare il prodotto: è una sfida obbligatoria per chi vuole restare competitivo.
2. Per poter svolgere al meglio il loro lavoro, progettisti e ingegneri devono andare al del processo di sviluppo prodotto tradizionale.
3. Una possibile soluzione è la Simulazione Virtuale, perché permette di verificare e creare nuove soluzioni già durante la fase di progettazione grazie a SolidWorks Simulation (leggi l’articolo come raggiungere il target di prodotto).