Di Industria 4.0 se ne parla già da un po’ e di fatto rappresenta un cambiamento cruciale già all’opera da alcuni anni in paesi come la Germania: non a caso è infatti è proprio qui che si origina un surplus commerciale imponente.
Le nuove tecnologie digitali rivoluzionano l’industria manifatturiera: robotizzazione, big data, intelligenza artificiale, sistemi di trasporto autonomi, Internet Of Things con apparecchiature che includono al loro interno software, elettronica e sensori, collegate in rete e tra di loro. Per non dire delle innovazioni nell’ultimo anello produttivo: trasformazione dei processi, ambienti flessibili, produzioni individualizzate.
Un progetto, per «uscire dallo schermo» e diventare oggetto reale ha oggi un’altra possibilità, oltre alle tecnologie della meccanica tradizionale ad asportazione di truciolo: dividere idealmente il pezzo in microscopiche «fette», aggiungendo materiale, strato dopo strato, in una apparecchiatura che ormai chiamare stampante è decisamente riduttivo.
I vantaggi di un oggetto costruito in sintesi additiva
HP, un brand noto e sempre all’avanguardia nel settore dell’hardware, ha di recente introdotto innovazioni rivoluzionarie nel settore della stampa 3D e della sintesi additiva.
I vantaggi di un oggetto costruito in sintesi additiva sono numerosi. La flessibilità innanzitutto: non esiste il concetto di «quantitativo minimo» per andare in produzione, la personalizzazione dei prodotti è estrema. Si possono realizzare prodotti su misura, uno dopo l’altro ma anche tutti diversi tra loro; migliaia di ruote dentate, per esempio, possono essere costruite ognuna con il proprio numero progressivo di serie. Accade sempre più spesso che un prodotto venga ottenuto da un configuratore automatico: in questi casi, invece di sopportare i notevoli tempi di attesa necessari per mettere in opera le attrezzature, il prodotto può essere costruito in una sola sessione di lavoro.
Se i riscontri di mercato suggeriscono di operare modifiche sul prodotto, non bisogna intervenire su stampi o stazioni di assemblaggio: la modifica può essere applicata istantaneamente. Molto probabilmente i prodotti concepiti per la costruzione additiva saranno caratterizzati da un minor numero di componenti.
Rimarchevole è l‘ottimizzazione che può essere attuata sulle forme, per non parlare poi della possibilità di costruire strutture non direttamente realizzabili in un altro modo. Le numerose aziende impegnate nel progettare oggetti e componenti più leggeri, silenziosi ed efficienti, mediante la stampa in 3D possono ottenere prodotti che rispettano particolari requisiti strutturali, per esempio limiti di peso e di forma, che altrimenti non potrebbero essere soddisfatti.
Dare libero sfogo alla propria creatività catturando la propria idea
I progettisti possono dare libero sfogo alla propria creatività, magari affidandosi a sistemi computerizzati per catturare meglio la propria idea. Mediante la stampa 3D si possono ottenere strutture aperte, forme a micro-reticolo leggere perché quasi vuote, ma tuttavia molto resistenti: oggetti che non possono essere costruiti in officina. Un’altra «arma» che il software può sfruttare è la simulazione: dopo aver definito obiettivi e vincoli specifici, tutte le possibili alternative (migliaia di combinazioni) vengono analizzate e proposte automaticamente: per la prima volta possono essere esplorate soluzioni che nemmeno i progettisti più esperti potrebbero mai considerare. L’ottimizzazione del processo produttivo si estende ad ogni fase, grazie anche all’automazione intrinseca con scarso impiego di manodopera. Provenendo direttamente da dati CAD, ogni pezzo può essere costruito proprio vicino all’utilizzatore: non c’è bisogno di uno stabilimento a Pechino per poi trasportare un oggetto a Milano; basta installare a Milano la stessa unità di stampa per ottenere lo stesso pezzo con qualità immutata.
La tecnologia della sintesi additiva non è recente, ma la ridotta velocità di lavoro e la scarsa disponibilità di materiali l’ha relegata fino a oggi in nicchie di mercato (come in ambito di prototipazione). Ora però l’innovazione che arriva da tutti i maggiori fornitori mondiali sta determinando un profondo cambiamento, con abbattimento dei costi e aumento esponenziale delle prestazioni, a cominciare dai materiali, dalle plastiche al titanio. HP propone macchine ad alta velocità all’avanguardia con controllo micrometrico del materiale per gestire in modo particolarmente evoluto la solidificazione.
L’innovazione è alla base della Quarta Rivoluzione Industriale
La Quarta Rivoluzione Industriale non è semplicemente un concetto ma è un fenomeno estremamente concreto e comporta rinnovamenti e cambi di mentalità; le aziende devono essere pronte a coglierne tutti gli aspetti se vogliono sopravvivere in un mercato ultra-competitivo basato sempre di più sull’innovazione.