L’Industria 4.0 è ancora fonte di ispirazione per molte imprese italiane perchè cambiare traiettoria, intraprendere nuove strade rispetto al passato, appare più come una prova di coraggio che una reale necessità dettata dal dover soddisfare le richieste di un mercato sempre più competitivo ed esigente.
La rivoluzione delle differenze
Quella che stiamo vivendo è la rivoluzione delle differenze – così la definisce Gian Paolo Bassi, CEO – Dassault Systèmes SOLIDWORKS durante Nuovamacut Live 019 – le rivoluzioni precedenti – continua Bassi – “sono state dichiarate rivoluzioni a posteriori e non era ben chiaro a cosa avrebbero portato, questa invece la stiamo annunciando […] stiamo vivendo una trasformazione che porta nella propria memoria gli errori delle precedenti rivoluzioni: l’inquinamento, l’urbanizzazione incontrollata e l’aumento delle disparità, solo per citarne alcune, ed è per questo che ci sono tutte le premesse perché questa sia una rivoluzione migliore, una cyber physical transformation” – questo il vero trigger di quella che Dassault Systèmes ha definito come il nuovo Rinascimento Industriale.
Se in passato la promessa era quella di creare valore, aumentare la crescita, ridurre i costi e migliorare la produzione, oggi la sfida si spostata sulla customizzazione perché le persone non hanno più bisogno avere solo funzioni prestanti, ma di vivere esperienze.
La più grande intuizione del periodo rinascimentale è stata quella di mettere al centro di tutto l’uomo, ed è a questo principio che si ispira la filosofia di SolidWorks quando pensa all’industria del futuro. Mettere al centro la conoscenza, creare delle piattaforme per distribuire insieme, conoscenze scientifiche e know how, una mission imprescindibile per chi desidera innovare. Cos’è una scoperta scientifica senza un know how per poterla applicare? Poca cosa, forse solo un esercizio di stile che non potrà mai lasciare alcuna traccia nella storia dell’uomo.
Senza integrazione non c’è futuro nel campo dell’innovazione
SolidWorks non sta solo osservando ciò che sta accedendo, ma vuole addirittura influenzarlo – afferma Bassi – “pensiamo di avere una cosiddetta footprint che ci mette in grado anche di indicare delle direzioni che per noi sono interessanti e utili”.
Il 2017 è stato un anno molto importante per il brand perché ha visto una crescita di nuove suite del +27% raggiungendo 20 mila aziende e 800 mila progettisti.
Sono circa 6 milioni le persone che ogni giorno – ricorda Bassi – “in qualche modo, dipendono da noi e noi dipendiamo da loro per le loro attività lavorative” un ecosistema che non conosce confini geografici, nè ambiti lavorativi, ma che dà la misura di quanto le tecnologie SolidWorks impattino sul mondo produttivo.
L’aspetto più interessante dell’Industrial Renaissance è la distribuzione della conoscenza, fenomeno che può avvenire – come dice Bassi – “solo in un contesto multidisciplinare, per questo SolidWorks è diventata una innovation platform e ha investito nel cloud computing con un approccio integrato”. Il mondo desktop e laptop possono essere integrati e SolidWorks sta lavorando intensamente per fare in modo che questo accada, perché senza integrazione non c’è futuro nel campo dell’innovazione.
Quali novità per la release 2019 di SolidWorks?
Se non hai partecipato al NuovamacutLive019, puoi ascoltare il discorso di Gian Paolo Bassi per conoscere meglio quali saranno le linee guida del Rinascimento Industriale. Durante il suo internvento, potrai anche conoscere tutte le novità della release 2019 di SolidWorks che è stata implementata per rendere il tuo lavoro ancora più veloce ed efficiente.