Se utilizzi la model-based definition in SolidWorks per organizzare informazioni di fabbricazione direttamente in 3D e vorresti:
- identificare in modo veloce le funzioni di riferimento nella definizione di un modello
- organizzare le annotazioni 3D in base ai diversi tipi di tolleranza (es. quote di dimensione, finitura di superficie etc.)
- riconoscere in modo facile in quale vista dell'annotazione è stata creata un'annotazione 3D
- mostrare o nascondere annotazioni singole nella vista 3D selezionata
..è giunto il momento di scoprire come fare tutto questo con SolidWorks 2020.
Come mostrato nella figura 1, possiamo selezionare le annotazioni 3D in base ai tipi e alle viste dell'annotazione in modo intuitivo, veloce e accurato.
Cliccando sul nome della funzione di riferimento nell'albero, tutte le quote di riferimento sono evidenziate per mostrare i riferimenti fondamentali e interpretare la definizioni di quotatura e tolleranza.
La figura 2 in basso mostra come le annotazioni 3D siano organizzate secondo le viste ortografiche del modello, ad esempio frontale, inferiore, isometrica, ecc. Se ti serve sapere dove è inserita un'annotazione, puoi utilizzare la lista nell'albero delle annotazioni.
Ovviamente, puoi anche scrivere il nome di un'annotazione nella casella di ricerca dell'albero delle funzioni e ritrovare un'annotazione o un sottogruppo di annotazioni che condividono la stessa parola chiave in modo veloce.
In questo modo, le viste dell'annotazione saranno rintracciabili più facilmente.
Inoltre, puoi fare click col tasto destro su un singolo nodo nell'albero e scegliere di mostrarlo o nasconderlo.
Adesso, quando acquisisci una vista 3D, hai un controllo maggiore sulla visibilità delle didascalie. Non dovrai più mostrare o nascondere l'intera vista di un'annotazione o creare la vista di un'annotazione solo per la singola annotazione.
3 aggettivi per la Model-Based Definition
La Model-Based Definition (MBD) in 3 parole è: integrata, intuitiva, intelligente.
1. Integrata: perché riduce il numero di documenti da gestire, è conforme agli standard di archiviazione e recupero a lungo termine (LOTAR, Long Term Archival and Retrieval), aggiorna le annotazioni in modo automatico in base alle modifiche apportate al modello, evita incongruenze tra modelli 3D e disegni 2D, onde evitare significativi sprechi di produzione, evita il passaggio dai disegni 2D ai modelli 3D e viceversa, riduce rilavorazioni e scarti.
2. Intuitiva: perché aiuta a comunicare direttamente in 3D, disponibile su laptop, dispositivi mobili, web, AR/VR, utile nel definire quote, tolleranze e riferimenti 3D, note, distinte materiali (BOM) e altre annotazioni, personalizzare specifiche di parti o assiemi, richieste di preventivo (RdP) e report di controllo in arrivo.
3. Intelligente: trasmette comunicazioni di produzione chiare grazie alle specifiche 3D integrate, ovviando a incomprensioni dovute a disegni 2D e processi di produzione basati su disegni 2D obsoleti, permettendo anche di configurare automaticamente l'analisi e ottimizzazione delle tolleranze, la programmazione CAM (Computer-Aided, Manufacturing) e CMM (Coordinate Measuring Machine).
L'MBD integrato nel processo manifatturiero
Sei interessato ad approfondire l'argomento? Ti spiegherò in soli 45 minuti nel webinar gratuito, da me realizzato, come utilizzare la Model Based Definition (MBD) e integrarla nel processo manifatturiero digitale per creare documentazione tecnica e abbattere le stampe con SolidWorks MBD.
Postato da Matteo Alaimo

Senior Application Engineer
Nuovamacut Automazione Spa