“La credenza che la realtà che ognuno vede sia l’unica realtà è la più pericolosa di tutte le illusioni”- Paul Watzlawick
La percezione dell’ambiente circostante è notoriamente possibile grazie ai nostri 5 sensi. Ogni senso, per essere utilizzato, necessita di strumenti a esso dedicati (es. gli occhi per la vista, le orecchie per l’udito, ecc.).
Secoli e secoli di evoluzione ci hanno portati a sviluppare un sistema nervoso estremamente complesso, talvolta modificando in maniera radicale alcune porzioni di esso. Si pensi, per esempio, che gli occhi erano in origine delle semplici terminazioni nervose che hanno acquisito, col tempo, una sensibilità sempre maggiore alla luce.
Percepire una realtà…virtuale
Il nostro corpo è quindi già dotato di tutti gli strumenti necessari a percepire la cosiddetta realtà nativa. Al giorno d’oggi, però, questa non è l’unica realtà accessibile: le potenzialità offerte dalla tecnologia dispiegano davanti a noi un indefinito numero di realtà virtuali possibili e fruibili.
I mezzi per accerdervi, in questi casi, sono tendenzialmente artificiali ed estendono le capacità dei nostri sensi naturali.
Allo stato dell’arte l’esperienza più completa è forse offerta dalle sale di realtà virtuale (o Virtual Room). L’utilizzo di queste sale copre svariati campi applicativi, dall’ingegneria al training, fino all’intrattenimento. Qui il nostro articolo sulle applicazioni della realtà virtuale nel campo della progettazione e simulazione.
Cosa compone una Virtual Room?
Il cuore di una sala virtuale è composto dai seguenti elementi:
- Un motore grafico che consenta la visualizzazione di un’immagine di grandi dimensioni, con estrema precisione e fluidità di movimenti;
- Un sistema di videoproiezione ad alta risoluzione abilitato alla visualizzazione stereoscopica;
- Un sistema di Tracking ottico che permette di navigare il modello virtuale in modalità immersiva;
- Una sala specificatamente dedicata e progettata per ospitare l’ambiente immersivo, in grado di fornire le condizioni ambientali adeguate allo scopo, con particolare attenzione ad aspetti quali la luminosità, l’acustica, l’ergonomicità delle soluzioni.
Come avviene, invece, l’interazione?
Ecco, di seguito, gli elementi fondamentali che consentono agli individui di interagire naturalmente con l’ambiente in una sala di realtà virtuale immersiva.
1. Sistema di telecamere a infrarossi per il tracking ottico
Un sistema di telecamere a infrarossi consente di rilevare posizione e orientamento degli oggetti (e delle persone) presenti nella sala. L’integrazione tra più telecamere permette di ottenere un tracking più accurato, rilevare la profondità degli oggetti e tracciare completamente il corpo degli individui.
2. Occhiali di tracciamento ottico
Gli occhiali per il tracciamento assolvono a una doppia funzione: 1) isolare l’individuo annullando il mondo che lo circonda e 2) rilevarne i movimenti così da riprodurli nell’ambiente virtuale.
3. Flystick
É un dispositivo standard che va tenuto in una mano, è dotato di un joystick a due assi e alcuni pulsanti. Esso consente l’interazione con l’ambiente virtuale: prendere o spostare gli oggetti, attivare pulsanti, impartire comandi in generale, ecc.
Le potenzialità della Realtà virtuale
La realtà immersiva trova i più diversi ambiti di applicazione, dal semplice intrattenimento all’utilizzo in azienda per la simulazione e la previsione di errori. La sua implementazione in azienda, non solo migliorerà e velocizzerà la progettazione e la realizzazione del prodotto, ma ridurrà i costi proprio grazie alla sua capacità di anticipare gli errori e le richieste dei propri clienti.